sabato 29 settembre 2012

Vogue nel mondo. Ottobre 2012

Secondo appuntamento con le Cover Stories delle più importanti edizioni di Vogue in giro per il mondo.

VOGUE PARIS Ottobre 2012
Ritroviamo in copertina la top model Kate Moss, protagonista dell'ultimo video musicale di George Michael con lei sulla cover di Vogue Paris di questo mese. Atmosfere da red carpet ovviamente immortalate dal fotografo Mario Testino.



UK VOGUE Ottobre 2012
Kirsten Stewart, l'attrice più quotata e chiacchierata del momento, è la protagonista della copertina di questo mese della versione Uk di Vogue. Scatti di Mario Testino.



US VOGUE Ottobre 2012
La versione statunitense firmata da Anna Wintour propone in copertina un tributo al film in uscita Anna Karenina, tratto dall'omonimo romanzo di Tolstoj, ovviamente in copertina la splendida protagonista Keira Knightley; shooting fotografico firmato ancora una volta da Mario Testino.


VOGUE JAPAN Ottobre 2012
In copertina la modella Daria Strokous in Comme des Garcons. Foto di Inez van Lamwsweerde & Vinoodh Matadin



VOGUE ESPANA Ottobre 2012
Copertina tutta made in Italy per l'edizione spagnola di Vogue, top model italiana, Bianca Balti che veste l'alta moda italiana di Dolce & Gabbana, immortalata dal fotografo italiano Giampaolo Sgura. All'interno un editoriale dedicato alla prima collezione di alta moda disegnata dal duo di stilisti siciliani.








mercoledì 26 settembre 2012

Paris Fashion Week. Jacobs vs Simons con il ritorno di Slimane

Da ieri il carrozzone della moda si è spostato dalla città meneghina a Parigi per la sua ultima tappa di queste fashion week per la stagione estiva 2013.
Come si sa, Parigi oltre ad essere densa di appuntamenti, è in grado di sfoderare sempre deliziose sorprese e questa stagione sarà ricordata come la stagione della disfida parigina.
Tralasciando i protagonisti di lungo corso come Karl Lagerfeld, sempre attesissimo come creatore di Chanel,   il vero pupillo delle ultime stagioni era diventato Marc Jacobs con le sue collezioni per Louis Vuitton, fortemente sostenuto dalla stampa americana, sotto la lente d'ingrandimento dopo l'abbandono del marchio Dior da parte di Jhon Galliano, così tanto osannato da essere definito addirittura il nuovo Galliano che per istrionicità aveva sempre catalizzato la maggiorparte dei consensi.

Ma c'è qualcuno pronto a scommettere sulla fine dell'era Jacobs. Dopo diverse stagioni, di quasi anonimato, finalmente da Christian Dior arriva un nuovo direttore creativo, Raf Simons, che lasciato il marchio Jil Sander alla sua creatrice, porterà il 28 settembre in passerella la sua personale interpretazione della maison francese, con effetti che potrebbero essere a dir poco entusiasmanti.
Sicuramente il buon Marc Jacobs, tirerà fuori qualche arma segreta, provata l'ebbrezza del successo, difficilmente tornerà nella sua posizione di eterno secondo, tanto che si rincorrono rumors di un Marc decisamente preoccupato, solo il 3 ottobre si potranno tirare le somme.

Però come nelle migliori trame, non è detto che dal duello a colpi di ago filo non ne esca vincitore un terzo uomo. Torna a Parigi, infatti, Hedi Slimane, ex-designer della collezione maschile Dior, fondamentale nella creazione di quell'estetica maschile contemporanea, allontanatosi dalla moda per dedicarsi alla fotografia. Ritorna con il marchio Yves Saint Lauren, anzi Saint Lauren, così come ha voluto ribattezzarlo eliminando il nome del fondatore, un cambiamento che ha fatto storcere il naso a molte ammiratrici del marchio, un cambiamento radicale che presuppone un'estetica diversa da quella impostata da Stefano Pilati negli ultimi anni, è nulla contraddice questa possibilità, tanto da vedere in Hedi, il vero uomo su cui puntare.

Una entusiasmante sfida ai vertici che potrebbe ridefinire le linee guida della leadership parigina, però non lasciatevi offuscare la vista dalle novità e dai duelli: Balenciaga, Alexander McQueen, Givenchy by Riccardo Tisci, Lanvin, Viktor & Rolf, Valentino e Miu Miu...sono solo alcuni dei prelibati contorni che circondano le portate, ma che contorni!?!

lunedì 24 settembre 2012

Jil Sander torna a Milano!

Era uno degli appuntamenti più attesi alla Fashion Week milanese di questi giorni, il ritorno di Jil Sander al comando dell'omonima casa di moda dopo la lunga collaborazione con Raf Simons, che tra qualche giorno debutterà a capo di Dior.

Non ha tradito le aspettative la stilista tedesca, contraddistintasi sempre per un approccio minimalista, rigoroso  e raffinato è tornata con una collezione tra capi iconici come gli abiti, la camicia bianca e il coat, volumi dosati e contrasti grafici per dei toni essenziali come il bianco, il nero, il blu notte, ruggine, arancio o crema. Anche gli accessori sono minimal, piccole borse da portare a mano e stivali bicolor a spirale che avvolgono la caviglia. Tono su tono gli abiti a pois in pvc, unica variazione alla regola.

Un ritorno che sottolinea la voglia di continuare a fare moda da parte di questa donna che ha stravolto gli stilemi del vestire le donne negli scorsi decenni, e che ora si ripresenta con uno stile ancora riconoscibile ma al passo con i tempi.



mercoledì 19 settembre 2012

Report da Milano Estate 2013 #1 Gucci e Alberta Ferretti

C'è da ringraziare la rete e lo streaming per godersi finalmente le sfilate pur comodamente davanti al pc e parlo della necessità del video rispetto alla semplice foto, perché solo attraverso i video si possono apprezzare alcuni tipi di sfilate 3D, dove a dominare è il movimento dei dettagli, la sinuosità delle forme che creano una nube intorno al corpo definendolo e ridefinendolo ad ogni nuovo passo. Partiamo da due donne molto importanti nella fashion week milanese Alberta Ferreti e Frida Giannini, designer di Gucci, che a loro modo hanno fatto del movimento il loro punto di forza.

Alberta Ferretti porta in passerella delle ninfe, chiari gli stilemi della designer, eleganza, romanticismo e un tocco di classicità, per tessuti preziosi, ricchi per ricami e al contempo molto leggeri, lavorano attraverso giochi di sovrapposizioni che determinano sapienti e dosate trasparenze. I tagli degli abiti sono adatti ad una donna contemporanea ma raffinata, lunghezza sopra il ginocchio per gli abiti e le gonne, shorts e pantaloni capri abbinanti a bluse ampie e leggiadre, e ovviamente tanti abiti lunghi che non mancheremo di vedere sui red carpet più importanti.
Il tema marino si ritrova anche nella palette dei colori, molto bianco e varie gradazioni che muovono dal verde al blu nelle variazioni pastello. Degno di nota l'uso della rete e delle frange, che corte creano un leggero movimento intorno al corpo dando vita agli abiti stessi.


Anche Gucci, sotto il comando di Frida Gianni, resta sempre riconoscibile, tornano le valchirie tanto amate dalla designer, ancora una volta a sfilare una donna austera che oggi però si riscopre pronta ad un uso più sfacciato del colore, poco nero se non per la sera, presenza dell'immancabile bianco per l'estate, poi è un tripudio di colori arditi come il giallo, il verde smeraldo e il blu elettrico. Parlavamo di riconoscibilità, riconoscibilità delle forme in questo caso, tuniche lineari, giacche-camice che definiscono la vita accostati a pantaloni ampi, abiti lunghi o minidress molto rigorosi, si arricchiscono solo di macro bijoux di corallo e pasta  di turchese. Degno di nota l'uso dei volant, la vera variazione allo stile Gucci, definiscono scollature, percorrono la schiena, si arricciano sulle maniche a calice, è chiaro che anche Frida Giannini abbia puntato alla ricerca di una leggiadra plasticità, che ancora una volta porta ad abiti molto semplici, ma pur sempre di carattere, unici e d'effetto.

Uniqueness 2.01 con Alessandra Facchinetti

Alessandra Facchinetti è una delle designer più chiacchierate del fashion-system, per lo meno per i suoi continui valzer da una casa di moda all'altra: seguita a Tom Ford da Gucci, è stata scalzata dalla collega Frida Gianni dopo poche collezioni, ha dato inizio al progetto haute-couture con Moncler, Moncler Gamme Rouge, e nel 2008 passa a Valentino,ma  invisa al maestro, a collaborazione finita, si è lanciata in un'iniziativa tutta sua.

Il progetto Uniqueness 2.0, è un progetto tutto on-line, che non prevede la vendita negli store, nato tre stagioni fa, ha debuttato quest'anno alla London Fashion Week, sempre sotto l'egida del marchio Pinko con un pop-up store aperto solo tre giorni.
E' chiaro anche nelle collezioni il forte legame con il web, modelli moderni, dinamici e accattivanti che cercano di catturare l'attenzione nell'oceano del fashion sul web. Straordinaria la coerenza nel proporre una collezione che ha evidenti influenze orientali e provenienti da icone di stile del passato, tutto sotto il riconoscibile tocco della designer che cerca di proporre look ricercati e di qualità anche a prezzi accessibili. Un fast-wear che passa attraverso il web e il corriere evitando commesse spesso indaffarate o sedute di shopping costantemente rimandate per impegni e imprevisti.


              



sabato 15 settembre 2012

Borse Coccinelle A/I 2012


Entriamo nel vivo della stagione Invernale 2012, iniziando a mettere in evidenza quello che ci piace.
Camminando per strada ieri sono rimasto colpito tra le tante vetrine della nuova collezione di borse per l'autunno del marchio Coccinelle, marchio di fascia medio-alta per prezzi, ma rinomato per la cura artigianale della lavorazione di pelli molto pregiate. Gusto raffinato, per uno stile contemporaneo fatto a posta per un uso molto pratico.


Propongo solo alcune immagini dei modelli più interessanti. Vari colori per una borsa di media dimensione in pelle martellata con inserti metallici, a seconda della tonalità si varia da un look più sportivo a una più ricercata eleganza. Dimensioni minori per un altro modello molto interessante, in pelle marrone o nera, oppure più pregiata nell'accostamento di stampe e pellami differenti, coccodrillo, scamosciato ed altro.


Infine, molto pratica e contemporanea la shopper in copertina, sempre in pelle nera o testa di moro. (398 euro)
Qui tutta la collezione.

Foto da Coccinelle.com

martedì 11 settembre 2012

Vogue Italia Settembre 2012. Multifaceted women



Operazione a tratti inquietante e filosofica quella proposta dalla copertina di Vogue di questo mese, Steven Misel racconta la tendenza all'omologazione della bellezza, che prescinde dai veri concetti di eleganza ed estetica per farsi mera riproduzione plastica e artificiale.Così in mezzo a tante maschere, spicca l'espressione della modella quasi annoiata da un mondo tutto uguale e non è un caso la scelta di Prada per la copertina: il marchio più in controtendenza del main-stream della moda per quanto riguarda il concerto di estetica.

Delle bambole di plastica popolano l'editoriale, pelle levigata da un abbagliante candore, atmosfere degne di un film horror, al limite del fetish, di una estetica esasperata ed esibita.
Al centro dell'editoriale la pelle usata per i pantaloni, le bluse, le gonne, le camicie, tute, che costringono i corpi, lo ridefiniscono, lo cesellano; imperano i riflessi dati dalla lucidità dei materiali, tutto a mascherare cosa vi è sotto, un senso di asfissia della donna sotto queste guaine.
Uno dei più belli editoriali di quelli visti sul blog finora. VIDEO

sabato 8 settembre 2012

Il progetto The Women's Tale promosso da Miu Miu alla 69° Mostra del Cinema di Venezia

Si avvia alla chiusura l'appuntamento con la 69esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica Venezia 2012 e aspettando le premiazioni è giusto parlare di un progetto tutto al femminile promosso da Miu Miu che si avvale della collaborazione di registe internazionali per raccontare la donna attraverso l'immaginario che Miuccia Prada è riuscita a costruire in tanti anni di lavoro e presentato proprio in questi giorni a Venezia.



It's Getting Late della regista Massy Tadjedin è il quarto tassello dell'avventura The Women's Tale, ancora una volta protagoniste le donne questa volta però riprese nei loro impegni quotidiani, fermo immagine della realtà rispetto ai cortometraggi presentati in precedenza. Immaginario onirico e sensuale in The Powder Room diretto da Zoe Cassavetes, il secondo corto firmato da Lucrecia Martel, Muta, il mio preferito, si tinge di atmosfere noir per poi infrangersi nell'impalpabilità del finale, raffinato e al tempo stesso adrenalinico per le inquietanti figure che popolano la barca ormeggiata, location del video. Il precedente a It's Getting Late, è invece realizzato dalla regista italiana Giada Colagrande e ha come protagonista la brava attrice Maya Sansa, chiaro il messaggio dell'abito come essenza dell'animo di ciascuna donna, tanto da esserne la perfetta sintesi, capirete meglio vedendolo, The Woman Dress.



Progetto interessante, in continuità con le creazioni di Miuccia Prada, una donna che ormai è ben più di una semplice designer, una donna intenta a disegnare per le donne con intelligenza, irriverenza e giocosità, rivedendo i canoni estetici e interpretando ogni momento della vita, nonché portavoce dell'arte e della cultura contemporanea.

giovedì 6 settembre 2012

NY Fashion Week Settembre 2012: Tra grandi nomi, matricole e la sfida Katie Holmes vs Victoria Beckham


Lunga maratona quella che congestionerà New York da oggi fino al 13 settembre, è settembre ed è mese di Fashion Week, si inizia dalla grande mela, poi ci si sposta a Londra in odore ancora di Olimpiadi e si finisce con il botto tra Milano e Parigi il 3 ottobre.

New York si sa, con il tempo sta acquistando sempre più importanza allargando costantemente il numero dei suoi appuntamenti che sempre più è concesso a giovani esordienti, oltre alle rodate glorie.
Gli appuntamenti più aspettati ovviamente sono quelli con il geniale Marc Jacobs, i veterani Calvin Klein, Narciso Rodriguez e Ralph Lauren Collection, le nuove leve ormai di casa come Vera Wang, Alexander Wang e il duo Proenza Schouler e la nostra portabandiera Alberta Ferretti con la collezione Philosopy by Alberta Ferretti.

Ma come annunciato prima, l'attenzione dei buyers è puntata su giovani nomi che approdano alla settimana della moda dopo gavette più o meno lunghe o lanciati dai tanti reality-tv che infestano il mondo della moda. Iniziamo con Brandon Sun, che ha fatto il suo debutto lo scorso febbraio con grandi consensi; già notato da me anche Johnatan Simkhai, che realizza collezioni molto affascinanti ma al contempo austere e moderne per uno stile cosmopolita, come moderno è lo stile bon-ton della neo diplomata alla Parson, Tanya Taylor, altra ricerca importante quella eseguita da Erin Barr, un continuo muoversi tra capi basici e riferimenti haute-coture.

Chiudiamo con l'estrosità del marchio Degen, l'allure metropolitano di Ann Yee, le interpretazioni sexy ed eleganti di Katharine Polk e le creazioni di Kara Laricks prima vincitrice del talent-show prodotto da Elle MacPherson, Fashion stars.


Ma arriviamo alle vere star sulle passerelle newyorkesi, spesso si sono avvicendati diversi nomi dello star-system americano in cerca di rilancio attraverso la moda, l'unico esperimento veramente riuscito fino ad ora è quello di Victoria Beckham, malvista inizialmente, con il tempo ha conquistato anche la critica più spietata disegnando collezioni coerenti e con spunti interessanti, ma dietro le quinte quest'anno si aggira un'altra moglie di..., oppure ex-moglie di..., Katie Holmes, dopo la rottura con Tom Cruise, invece del solito cambio di taglio dei capelli, ha deciso di fare le cose in grande con una collezione tutta sua firmata con la stylist Jeanne Yang, fondando il marchio Holmes and Yang, a fronte di una carriera da attrice che arranca, ora resta da capire cosa ne verrà fuori, difatti le attenzioni sono tutte puntate su di lei, ma sicuramente i commenti saranno spietati se la Holmes non riuscisse a stupire.

Buona Settimana a Tutti!