martedì 19 marzo 2013

Vogue Italia Marzo 2013. Spring Fashion

Il numero di Marzo è sicuramente una delle uscite più attese dell'anno, perché si dismette definitamente il guardaroba della stagione passata presentando la nuova collezione per la primavera-estate, così la moda si prepara a voltar pagina, lasciar cadere tutto nel dimenticatoio per reinventarsi. 


L'editoriale di Steven Meisel, così, raccoglie il meglio delle proposte ancora una volta con immagini essenziali, come è nel mood del fotografo, in bianco e nero, che lavorano su una dualità di grafismi, giocando con irriverente ambiguità sull'immagine moderna dell'uomo e della donna. In copertina la modella Vanessa Axente indossa una giacchina di broccato di cotone a righe e pull a collo alto, Dolce & Gabbana. Cappello J.J. Hat Center; guanti Reed Krakoff.
Nell'editoriale sono protagonisti gli accessori Prada. Ancora un buon lavoro firmato Vogue Italia.  

venerdì 8 marzo 2013

Debutti Parigini: Fausto Puglisi per Ungaro, Alexander Wang per Balenciaga




Si è conclusa la tornata di sfilate per l’autunno-inverno 2013/14, ancora una stagione di importanti conferme, ma ancor più di chiacchierati debutti. Sicuramente è stata Parigi lo scenario più tenuto sottocchio dalla stampa internazionale, in particolar modo per il cambio di guardia da Balenciaga con l’arrivo del giovanissimo Alexander Wang a sostituire Nicholas Ghesquière e per la ricerca di una nuova ribalta da parte della Maison Emanuel Ungaro  con lo stilista prodigio Fausto Puglisi, uno dei designer più quotati tra le pop-star americane.
Partiamo dal debutto di quest’ultimo solo per campanilismo. Amato da Anna Dello Russo, artefice della farfallina di Belen, Fausto Puglisi, classe 1976, è un giovanissimo stilista siciliano formatosi a Los Angeles, tra i primi a credere in lui la coppia Dolce&Gabbana che ospitano le sue collezioni nel loro spazio Spiga 2, un virtuoso mix tra sacro e profano, associa la ricchezza delle pietre che disegnano croci barocche su abiti dall’allure metropolitano all'uso della pelle e della vernice, ottenendo un risultato che si fa sempre più riconoscibile sulla scorta di quello proposto da Gianni Versace negli anni ’90, un profilo di grande livello per il rilancio di un marchio fuori rotta. La prima prova sembra superata per lo stilista italiano, riuscendo a creare una collezione in grado di strizzare l’occhio al glamour da jet-set, il suo stile personale fresco, effervescente e a tratti feroce, pur restando fedele a dei must del grande maestro Ungaro con le stampe maculate e i pois, le tutte, i tagli asimetrici, riesce a creare una collezione assolutamente pop e moderna pur dialogando con la storia della moda.