mercoledì 28 novembre 2012

Vogue nel mondo. Dicembre 2012

Appuntamento con le anteprime delle copertine di Vogue più importanti in giro per il mondo: Vogue Us sotto l'egida di Anna Wintour, Vogue Paris, Vogue Uk e la stilosa versione nipponica, Vogue Japan!

 VOGUE US
La copertina americana che ci ha abituato ad avere delle star ogni mese vede come protagonista l'attrice Anne Hathaway che abbandonato provvisoriamente il grande schermo è impegnata nella versione musical dell'opera I Miserabili. All'interno anche una interessante intervista con Raf Simons, neo direttore di Dior.



VOGUE PARIS
Copertina importante anche per Vogue Paris, protagonista Carla Bruni Sarkozy, ex-Premiere dame, pare non tanto rimpianta dai sudditi parigini. Smessi i panni politici , sembra aver ripreso in mano la chitarra, ma è la moda la sua vera passione, bella come sempre, di casa a Vogue Paris, rivela tutti i suoi segreti.



VOGUE UK
Scatti di Mario Testino ritraggono Natalia Vodianova in copertina per un'uscita dedicata completamente a ciò che è pop, una vera esplosione di moda e divertimento.

lunedì 26 novembre 2012

Moncler Uomo A/I 2013

Il piumino Moncler è un must della stagione invernale attraverso capi che sono riusciti a reinventarsi costantemente specialmente nelle ultime stagioni in cui i capispalla imbottiti hanno assunto un allure più sofisticata per outfit non proprio sportivi da passeggiata in montagna.
Ci muoviamo nell'intero mondo Moncler, dalla linea omonima, alle linee Moncler R, Moncler Grenoble, Moncler Gamme Bleu, ovviamente quella proposta di seguito è solo una selezione dei tanti capi proposti che differiscono per colori, matericità e linee, li potete trovare tutti sull' e-store moncler.

In senso orario dall'alto a sinistra modelli: Moncler Exclusive for Moncler.com, stampa pied-de-poule, interno in piuma d'oca, cappuccio removibile (970 euro); Moncler Bienvenu, giubbotto in microfibra con interno in piuma d'oca, cappuccio e maniche removibili (1.165 euro); Moncler Bresle, giubbotto in jersey di lana, cappuccio removibile con interno in nylon laquè, flanella interno in piumino d'oca (850 euro); il mio preferito Moncler Leblond, giubbotto in nylon con cappuccio fisso in lana, inserti di lana tricot (950 euro).


In senso orario dall'alto a sinistra modelli: Moncler R Grisdale, giubbotto trapuntato a rombi, fodera interna in contrasto, tela, flanella, interno in piumino d'oca (1.305 euro); Moncler R Fairfield, giacca in lana con inserti di cotone, fodera in contrasto, cappuccio con bordo in vera pelliccia (1.400 euro); Moncler Grenoble Barnes, giubbotto con tessuto a maglia, antigoccia, antivento e traspirante, cappuccio removibile (920 euro); Moncler R Grasmoor, giubbotto trapuntato a rombi con sistema di coulisse per regolare volumi e comfort, fodera interna in contrasto (860 euro).

giovedì 15 novembre 2012

H&M_Maison Martin Margiela, capi di repertorio per tendenze moderne

E' di nuovo tempo di collaborazioni per il brand H&M, che associa a una produzione su larga scala nomi importanti della moda internazionale, a Karl Lagerfiel, il primo, sono seguiti Lanvin, Versace, Marni, oggi è arrivata negli store più importanti la collezione che ripropone alcuni capi iconici del marchio Maison Martin Margiela.

La collaborazione si è proiettata nel ripercorrere il lavoro del curioso stilista attraverso dei capi che hanno segnato la storia del marchio, eppure non vi è nulla di vintage in proposte che" cadono a fagiolo" con le tendenze di stagione.
Capi in pelle dal gusto classico, come questa giacca bianca, elaborazioni viste anche da Valentino, e contrasti  eccentrici tra nero e blu...

Rivisitazione per capi in denim, e collage fantasiosi per vestire la pelle...



Mistificazione ludica con stampe che simulano abbigliamenti differenti, una camicia nascosta all'interno di una felpa, la lana tra le trame del jersey...




domenica 11 novembre 2012

Vogue Italia Novembre 2012. Miss Kate Upton

Comincia un nuovo mese sotto l'egida di Vogue Italia, e questa volta in copertina una donna fuori dai soliti canoni della moda, Kate Upton. Supermodel maggiorata, è esplosa sul web con un video postato su Youtube che la ritraeva (video che le è valso il premio di miglior fenomeno internet della rivista Times) da allora è divenuta musa ispiratrice del famoso fotografo Terry Richardson, che in quanto a ritrarre bad-girl è un maestro.

Su Vogue Italia, ovviamente, a dar la sua interpretazione della "Body of the Year" è Steven Meisel con degli scatti ad alto tasso di contenuto erotico: sullo sky-line metropolitano si staglia la figura ammaliante e lo sguardo seducente di questa ragazza, strizzata nel latex, un po' porno-chic, un po' urban style alla Helmut Newton anni '80.

Ancora una volta un risultato ottimo, per un'ennesima copertina indimenticabile... Da non perdere il video di presentazione della cover, su Vogue.it

mercoledì 7 novembre 2012

Nicolas Ghesquière lascia Balenciaga. Nuova vittima del sistema moda?



E' rimbalzata su tutti i siti che si occupano di moda la notizia della rottura tra la Ppr, Balenciaga e Nicolas Ghesquière dopo una lunga relazione durata quindici anni, con un buon lavoro da parte del designer che è riuscito a rialzare le sorti del marchio francese datato 1919 .

Il lavoro di Ghesquière si è contraddistinto per invenzione, ricerca e un'aurea glam che ha contagiato gran parte delle fashion-victims e la stampa internazionale, pur restando sempre un marchio decisamente di nicchia. Durante l'annuncio, nessuna precisazione sulle motivazioni della rottura come in ogni coppia che si rispetti, in tanti parlano di un possibile nuovo incarico per il designer dal concorrente Arnault, altri del desiderio di un debutto con un proprio marchio, infine alcuni lo vedrebbero bene al fianco di Della Valle per il progetto Elsa Schiaparelli. I più cattivi sospettano che alla base della fine di un'era ci sia una certa insoddisfazione per un marchio che ormai vive solo di accessori, come in realtà molti altri, e quindi grosso modo motivazioni di carattere finanziario, tra le "cattive" c'è anche la blogger Paola Bottelli che cura su ilsole24ore.com lo spazio Backstage.

Però più che soffermarmi sulla singola vicenda, mi ha incuriosito il quesito "Quando un brand non decolla è più colpa dello stilista o del gruppo alle sue spalle?", un quesito interessante in un momento di frenetici balletti di poltrone tra marchi importanti. E' in dubbio che a reggere il sistema moda nazionale e d'Oltralpe siano ormai pochi marchi, poi c'è tutto un contorno di marchi rivitalizzati da maestranze giovani, che pur facendo molto bene, in realtà non riescono a staccarsi da un ruolo di nicchia, spesso sono quei marchi che posso permettersi di stupire durante le settimane della moda, come Givenchy o Alexander McQueen, ma dei quali poi è complicato avere sottomano gli effettivi ricavi. Per un non-economista, ovviamente, c'è da augurarsi che la moda riesca a divincolarsi per quanto le sia possibile dalle sole logiche del profitto, semplicemente perché essa rappresenta ancora oggi un'esperienza fondamentale per comprendere le evoluzioni della società contemporanea come quella del passato, ed essere un piccolo anfratto di una tradizione sartoriale, di una ricerca dei materiali, di un buon gusto per il bello nonché per forme di arte da esibire tutti i giorni.
Sembra ormai tutto decisamente viziato sotto l'aurea dei grandi gruppi, delle quotazioni in borsa e dei bilanci di fine anno, non sono più i tempi in cui una giovane Coco Chanel apriva il suo negozio al 21 di Rue Cabon oppure gli anni in cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana avrebbero costruito la loro fortuna con un capitale modesto dopo aver abbandonato la Sicilia, un bravo giovane designer oggi forse soccomberebbe rispetto ai colossi ma c'è da augurarsi che persista ancora qualche piccola speranza.